Impianti di purificazione ad osmosi inversa
Come funziona l’osmosi inversa?
La tecnologia di Osmosi Inversa rimuove la quasi totalità dei contaminanti nell’acqua spingendo l’acqua pressurizzata attraverso una membrana semipermeabile che trattiene sostanze chimiche e materiale biologico (batteri).
Ho la pressione alta, perché mi hanno consigliato un impianto ad Osmosi Inversa?
Un impianto ad osmosi inversa consente di regolare la quantità di residuo fisso, ossia la quantità di sali disciolti, nell’acqua erogata. Spesso viene consigliato, a chi soffre di pressione alta, di scegliere un’acqua con un residuo fisso basso dovendo seguire una dieta iposodica.
Un impianto ad osmosi inversa può farmi risparmiare sul costo dell’acqua?
L’acqua del rubinetto costa circa un millesimo di quella comprata in bottiglia, quindi anche volendo considerare i costi di manutenzione programmata di un impianto ad osmosi inversa i costi sono notevolmente inferiori, oltre ad avere la comodità di non doverla trasportare e poterla utilizzare anche per cucinare e lavare gli alimenti.
Un impianto ad osmosi inversa può aiutare la mia salute?
Esistono da tempo leggi che regolano il modo in cui dovrebbe essere stoccata e trasportata l’acqua in bottiglia di plastica, perché il rischio di rilascio di sostanze nocive quando la plastica è esposta al sole è ben noto, tuttavia spesso non vengono rispettate e ci sono pochi controlli, e questo rende l’acqua in bottiglia di plastica potenzialmente nociva. Inoltre, la possibilità di regolare la quantità di sali disciolti nell’acqua è particolarmente utile in regimi di diete iposodiche.
In che modo il mio impianto ad osmosi inversa aiuta l’ambiente?
I danni ambientali della plastica sono ben noti e la classica immagine di acque oceaniche piene di plastica è spesso associata alla classica bottiglia. Alcune persone preferiscono evitare la plastica comprando le bottiglie di vetro, sottovalutando il fatto che il trasporto, il lavaggio delle bottiglie e la raccolta dei vuoti hanno comunque un impatto ambientale piuttosto alto, paragonato al fatto che l’acqua del rubinetto arriva già in casa per altri utilizzi.
Ho letto che i purificatori non servono e che l’acqua del rubinetto può essere bevuta direttamente, è vero?
Prima di consigliare ai nostri clienti l’acquisto di un purificatore ad osmosi inversa pianifichiamo una visita durante la quale effettuiamo l’analisi dell’acqua e soltanto a seguito di questa offriamo la nostra consulenza. L’acqua di rubinetto, quando potabilizzata correttamente, deve quanto meno contenere il cloro, necessario in quanto molto meno rischioso per la salute rispetto ai batteri che è in grado di eliminare, quindi un minimo di trattamento è richiesto quasi sempre per l’acqua da bere e per cucinare. In altri casi, anche se non dovrebbe succedere, è necessario un intervento più incisivo perché la qualità dell’acqua è più scarsa di quanto dovrebbe essere. Il motivo per cui in Italia si consuma tantissima acqua in bottiglia è proprio la scarsa fiducia (talvolta eccessiva) nell’acqua di rubinetto.
Ho visto un video in cui dicevano che l’analisi dell’acqua a casa è una truffa, come faccio a fidarmi?
Come in ogni settore, soprattutto quelli in cui si propone al cliente un prodotto che ancora non conosce, c’è chi ne approfitta per praticare della politiche scorrette, noi siamo fieri di non far parte di questa categoria. Il tipo di analisi di cui si parla è in realtà solo una semplice reazione chimica, l’elettrolisi, che alcuni hanno usato per spaventare le persone rispetto alla qualità dell’acqua del rubinetto. Il tipo di analisi che invece effettuiamo regolarmente in fase di consulenza sono la quantità di sali disciolti nell’acqua, la durezza dell’acqua per il calcare, più altre analisi che deleghiamo a laboratori specializzati all’occorrenza.